Nei mercati forex, il volume è definibile come il totale di scambi effettuati in un determinato intervallo temporale. A seconda del timeframe impostato, è possibile misurare il volume di scambi a 1, 5, 15, 30, 60 minuti e così via. Maggiore è il numero di scambi, maggiore è il volume.
Saper interpretare il volume è una cosa necessaria per poter capire il trend di mercato, una fluttuazione del prezzo o un’inversione di tendenza. In particolare, se il volume tende a seguire la direzione del prezzo, si tratta di una normale fluttuazione: stiamo quindi osservando un trend stabile. Se invece il volume e il prezzo iniziano a muoversi in direzioni diverse è probabile che si stia verificando un’inversione di tendenza. Il volume è inoltre utilissimo nella previsione delle fluttuazioni del prezzo. Quando diminuisce è probabile che diminuirà anche il prezzo; al contrario, una crescita potrebbe indicare che il prezzo sta per aumentare.
Tra gli indicatori di volume più utilizzati, l’ On Balance Volume (OBV) è considerato uno dei più affidabili. L’OBV permette di monitorare i volumi di scambio, e si può interpretare nel seguente modo. Un aumento dei volumi in entrata rappresenta un movimento rialzista dei prezzi; una diminuzione dei volumi in uscita rappresenta un movimento ribassista. Questo indicatore è stato uno dei primi creati per calcolare il flusso dei volumi in entrata ed in uscita, e sin da allora, viene utilizzato dalla maggior parte dei traders. L’OBV viene usato per le analisi di convergenza: ovvero, i prezzi si muovono nella stessa direzione dell’indicatore. Se questo è in aumento, lo sono anche i prezzi; viceversa, se è il calo, anche i prezzi lo sono.
L’OBV sfrutta le divergenze che si vengono a creare tra l’andamento dei prezzi e l’indicatore stesso. Una divergenza avviene ogniqualvolta l’indicatore si muove in una direzione, mentre i prezzi si muovono in quella opposta. Perciò, le divergenze dell’indicatore OBV avvengono quando l’indicatore forma dei minimi crescenti (perciò è in rialzo), mentre i prezzi formano minimi decrescenti (perciò i prezzi sono in ribasso). Questo è un segnale di potenziale rialzo. Oppure, quando l’indicatore forma dei massimi decrescenti (perciò è in ribasso), mentre i prezzi formano massimi crescenti (perciò i prezzi sono in rialzo). Questo è un segnale di potenziale ribasso.
Un altro indicatore di volume utilizzato molto spesso dai trader è il Money Flow Index, che utilizza sia i prezzi che il volume per calcolare i migliori momenti per comprare e vendere. L’indicatore è conosciuto anche come RSI basato sui volumi ed oscilla tra 0 e 100. Viene usato soprattutto per identificare potenziali inversioni di trend.
Un modo efficace per usare il Money Flow Index è individuare le zone di ipercomprato e ipervenduto. Se l’indicatore si trova al di sotto del valore 20, viene interpretato come un ipervenduto. Il valore può essere ulteriormente abbassato a 10 per ricevere segnali molto più affidabili, ma in quantità molto minore. Una situazione di ipervenduto segnala un potenziale imminente rialzo nei prezzi. Se l’indice si trova al di sopra di 80, viene invece interpretato come un ipercomprato. Il valore può essere ulteriormente alzato a 90 per ricevere segnali molto più affidabili, sempre in quantità molto minore. Una situazione di ipercomprato segnala un potenziale imminente ribasso nei prezzi.